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Rombi usati dai fanciulli friulani (Battaglia, 1921)

Il rombo è un’assicella di legno piatta e sagomata, di varia grandezza, spesso decorata da segni astratti, con un foro a cui viene fissata una corta fune (di fibre vegetali o crini di animali). Il movimento di rotazione che la mano, tramite la fune, imprime al rombo, produce un suono cupo, monotono ed intermittente. Nelle culture primitive questo strumento ha una funzione magica e iniziatica. Per questo è tenuto nascosto alle donne e ai fanciulli, e mostrato a questi soltanto quando sono sottoposti ai riti d’iniziazione. Si tratta dunque dello “strumento religioso più antico, più diffuso e più sacro che si conosca” (Haddon). La sua antichità è confermata dal fatto che esso era in uso, a quanto pare, anche nell’Egitto antico e nell’antica Mesopotamia.

Nel 1893 il Pitré, nel suo saggio sui giochi siciliani, descrive un giocattolo a forma di rombo chiamato lapuni (grossa ape).Uno studio del 1921 condotto dal Battaglia segnala la presenza del rombo tra gli antichi giochi dei bambini friulani. La sua presenza è attestata nella cultura alpina fino alla fine degli anni ’60. In molte parti della Scozia si riteneva che il rombo  proteggesse dagli incantesimi e riparasse  dalla caduta dei fulmini.

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La rotazione prodotta dal braccio sulla corda che trattiene il rombo, lo fa ruotare  su se stesso fino a provocare un ronzio molto grave.

 

Nell’antica Grecia il rombo è utilizzato nei rituali praticati dai Traci e menzionato da Eschilo. Nel mondo primitivo il Rombo è un strumento cerimoniale il cui suono è la voce di uno spirito, di una divinità o dell’antenato. Per questo è considerato un simbolo di fertilità. Ancora oggi ha un ruolo importante nei riti di passaggio in alcune aree del mondo. Nelle culture dell’Australia sud-orientale, il suono del rombo è la voce ddel dio Daramulan. Un rombo efficace può essere tagliato solo da un albero che contiene il suo spirito.  Rombi sono utilizzati nelle cerimonie di iniziazione degli uomini, e il suono che producono è utilizzato in alcune culture indigene per ripetere il suono del Serpente Arcobaleno, creatura del Tempo dei Sogni, legata alla Terra, all’Acqua, alla Vita, alle relazioni sociali e alla fertilità.

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Rombi degli aborigeni australiani. Il suono prodotto da questo strumento secondo gli aborigeni è “la voce degli antenati”.

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Rombo paleolitico di La Roche  Lalinde (Dordogna, 15000 a.C.)

 

 

 

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