Seleziona una pagina

“Siamo come nani sulle spalle dei giganti, sì che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non per l’acutezza della nostra vista, ma perché sostenuti e portati in alto dalla statura dei giganti”. (Bernardo di Chartres, 1150)

pappas 2007

Nel suo Mythos und Welt (1962) Walter F. Otto afferma che “la danza, nella sua più antica e veneranda tipologia culturale, rappresenta la verità, e insieme la giustificazione dell’essere-nel-mondo: fra tutte le teodicee è la sola, inconfutabile ed eterna. Non insegna, non discute. Avanza soltanto. E con il suo incedere porta alla luce quello che sta alla base di ogni cosa: non la Volontà e il Potere, non l’Angoscia e la Cura e tutti i pesi di cui si vuol giovare l’esistenza, bensì l’Eternamente splendido, il Divino. La danza è la verità dell’ente, di ciò che è, ma anche, nel modo più immediato, la verità di ciò che vive (…) L’essere, con la sua verità, parla attraverso la forma, il gesto, il movimento… La danza è la più degna di venerazione, la più “primordiale” fra tutte le forme d’arte: in essa, infatti, l’uomo non crea forgiando la materia, bensì diventa egli stesso risposta, forma, verità.”

Visualizza carrello
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: